Cos’è il Ritiro Dedicato e come funziona

Cos’è il Ritiro Dedicato e come funziona

Autoprodurre energia elettrica con un impianto fotovoltaico offre a privati, aziende e pubbliche amministrazioni un notevole risparmio sulla bolletta. Ma cosa succede all’energia in eccesso? Una soluzione interessante è il Ritiro Dedicato, un servizio introdotto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) il 1° gennaio 2008, che agevola la commercializzazione dell’energia immessa in rete.

Autoprodurre energia elettrica con un impianto fotovoltaico offre a privati, aziende e pubbliche amministrazioni un notevole risparmio sulla bolletta. Ma cosa succede all’energia in eccesso? Una soluzione interessante è il Ritiro Dedicato, un servizio introdotto dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) il 1° gennaio 2008, che agevola la commercializzazione dell’energia immessa in rete.

Cos'è il Ritiro Dedicato

Il Ritiro Dedicato permette ai produttori di vendere al GSE l’energia non utilizzata prodotta dal proprio impianto. Si tratta di un’alternativa pratica rispetto ad altri meccanismi come lo Scambio sul Posto o la vendita diretta sul mercato libero.

Grazie a questa modalità, il GSE diventa l’acquirente unico dell’energia immessa, semplificando le procedure e offrendo un compenso calcolato sui kWh venduti. Questo sistema garantisce prezzi minimi stabiliti, riducendo i rischi legati alla volatilità dei prezzi di mercato. 

I vantaggi sono sostanzialmente quattro:

  1. semplicità operativa, in quanto il GSE gestisce le vendite e i pagamenti, rendendo il processo facile e accessibile anche ai piccoli produttori;
  2. prezzi minimi garantiti, dato che, rispetto al mercato libero, i prezzi riconosciuti dal GSE assicurano una maggiore stabilità economica;
  3. redditività aggiuntiva, ovvero un guadagno per i produttori dalla vendita dell’energia in eccesso;
  4. possibili incentivi economici, salvo che non siano già inclusi in tariffe omnicomprensive.

Il contratto di Ritiro Dedicato ha validità annuale e si rinnova automaticamente. Tuttavia, i produttori possono recedere in qualsiasi momento, inviando una comunicazione tramite il portale del GSE almeno 60 giorni prima della data di disdetta.

Quali sono le differenze con lo Scambio sul posto?

Quando si parla di gestione dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, oltre al Ritiro Dedicato, una seconda soluzione è lo Scambio sul Posto. Anche se possono sembrare simili, i due meccanismi hanno finalità e modalità di funzionamento molto diverse.

Lo Scambio sul Posto è un sistema di compensazione tra l’energia immessa nella rete e quella prelevata in un secondo momento. In pratica, l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e non immediatamente consumata viene immessa nella rete pubblica, mentre l’energia prelevata dalla rete viene pagata in bolletta. Il GSE calcola poi una compensazione economica per bilanciare il valore dell’energia immessa e quella prelevata.

A differenza dello Scambio sul Posto, il Ritiro Dedicato è un vero e proprio meccanismo di vendita dell’energia prodotta in eccesso. In questo caso, il GSE acquista l’energia immessa in rete dal produttore, semplificando la gestione delle transazioni rispetto alla vendita diretta sul mercato libero.

Ecco riassunte le principali differenze in questa tabella.

 Scambio sul PostoRitiro Dedicato
FinalitàCompensazione tra immissioni e prelieviVendita diretta dell’energia
RemunerazioneTariffa variabile (circa 0,15 €/kWh)Prezzi minimi garantiti dal GSE
Destinatari principaliChi consuma direttamente l’energia prodottaChi immette grandi quantità in rete
GestioneCompensazione bilanciata dal GSEAcquisto e pagamento diretto dal GSE

Ritiro Dedicato o Scambio sul Posto?

La scelta tra Ritiro Dedicato e Scambio sul Posto dipende dalle caratteristiche dell’impianto fotovoltaico e dalle esigenze del produttore. Non esiste una soluzione universale: tutto varia in base a fattori come il livello di consumo, la quantità di energia prodotta e le dimensioni dell’impianto.

Lo Scambio sul Posto è l’opzione migliore quando l’energia immessa in rete è comparabile a quella prelevata. Questo meccanismo consente di ridurre i costi in bolletta, compensando la quantità di energia immessa con quella utilizzata.

Ideale per:

  • impianti di dimensioni medio-piccole (fino a 200 kW);
  • utenti che consumano direttamente gran parte dell’energia prodotta;
  • contesti residenziali o piccole attività con abitudini di consumo regolari.

In questi casi, il risparmio economico si realizza principalmente attraverso la compensazione dei consumi, con un beneficio diretto sulla spesa energetica.

Il Ritiro Dedicato è più vantaggioso per impianti di grandi dimensioni (oltre 200 kW) che non sono collegati direttamente a un’utenza. Qui, l’energia prodotta in eccesso viene venduta al GSE, generando un profitto economico anziché un semplice risparmio.

Ideale per:

  • grandi impianti non asserviti a un consumo diretto;
  • produttori che immettono grandi quantità di energia in rete senza necessità di compensazione;
  • contesti industriali o impianti su larga scala.

In questi scenari, i benefici dello Scambio sul Posto sarebbero marginali o inutili, poiché l’energia prelevata dalla rete sarebbe minima o inesistente.

Quindi, ricapitolando:

  • Per impianti fino a 200 kW lo Scambio sul Posto è quasi sempre la scelta più conveniente, soprattutto in ambito residenziale o per piccole aziende.
  • Per impianti superiori a 200 kW il Ritiro Dedicato diventa la scelta obbligata, sia per normativa che per massimizzare i guadagni.

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