Allaccio fotovoltaico: pratica, spese e tempi

Allaccio fotovoltaico: pratica, spese e tempi

Il processo di installazione di un impianto fotovoltaico non finisce con l'installazione dei pannelli sul tetto. È necessario attendere l’approvazione da parte del gestiore di rete per connetterli  alla rete elettrica nazionale in quel processo che chiamiamo allaccio fotovoltaico e che permette al sistema solare di entrare in produzione. 

Il processo di installazione di un impianto fotovoltaico non finisce con l'installazione dei pannelli sul tetto. È necessario attendere l’approvazione da parte del gestiore di rete per connetterli  alla rete elettrica nazionale in quel processo che chiamiamo allaccio fotovoltaico e che permette al sistema solare di entrare in produzione. 

In questo articolo vedremo esattamente in cosa consiste la pratica per l'allaccio fotovoltaico, quali sono le spese e i tempi previsti.

Come si fa la pratica per allaccio fotovoltaico

Per attivare una pratica di allaccio fotovoltaico è necessario rispettare alcuni requisiti affinché l'installazione e l'integrazione dei pannelli alla rete elettrica nazionale avvenga correttamente. 

Prima di tutto è fondamentale installare un contatore bidirezionale capace cioè di monitorare sia l'energia prelevata sia quella in eccesso immessa. Questo tipo di contatore ti permette di misurare l'energia prodotta e consumata con la massima precisione. In realtà la maggior parte delle case italiane possiede già un contatore predisposto per il fotovoltaico. È sufficiente che il gestore cambi l'impostazione e lo renda bidirezionale così da consentire l’allaccio fotovoltaico velocemente.

Poi bisogna verificare se sono richieste specifiche approvazioni amministrative durante l'ispezione e l'installazione dell'impianto. Ad esempio, secondo il Decreto Ministeriale del 2 agosto 297/2022, un impianto domestico fino a 200 kWh rientra nella cosiddetta “edilizia libera”, quindi non sono richieste autorizzazioni specifiche per l'installazione sul tetto. Chiaramente gli installatori devono assicurarsi che l'installazione sia conforme alle normative. 

Affinché la pratica di allaccio fotovoltaico vada a buon fine, è necessario avere un'utenza elettrica attiva in bassa tensione alla quale collegare l'impianto fotovoltaico. Se non c'è un'utenza attiva, bisogna richiedere l'attivazione prima di effettuare la connessione all'impianto fotovoltaico.

Le spese dell'allaccio fotovoltaico detraibili

Le spese per l'allaccio del fotovoltaico non sono detraibili. Questo perché l'allaccio alla rete elettrica è un'operazione necessaria per poter immettere l'energia prodotta dall'impianto nella rete domestica o per venderla: si tratta di un servizio fornito dal distributore locale e, come tale, non rientra tra le spese ammissibili per la detrazione fiscale relativa agli impianti fotovoltaici.

Tuttavia, ci sono altre detrazioni fiscali disponibili che riguardano principalmente le spese sostenute per l'acquisto e l'installazione dell'impianto fotovoltaico stesso. 

In particolare, grazie al Bonus Ristrutturazione 2025, i contribuenti possono detrarre il 50% delle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è stata confermata anche per il 2025 dalla Manovra 2025 del 15 ottobre 2024.

Quali sono i tempi dell'allaccio fotovoltaico e distribuzione

Le tempistiche dell'attivazione del contatore fotovoltaico bidirezionale di un nuovo impianto variano da 15-20 giorni fino a due mesi dalla domanda a seconda che si tratti dell’iter semplificato o di un iter ordinario. 

La procedura semplificata per l'allacciamento di un impianto fotovoltaico consente di ridurre notevolmente i tempi rispetto all'iter tradizionale. Grazie alla compilazione e all'invio del Modello Unico a E-Distribuzione (solitamente gestito da Enel), l’allacciamento può avvenire in 30 giorni

Una volta inviato il Modello Unico, il gestore ha 20 giorni lavorativi per:

  • comunicare l’avvio della pratica al Comune;
  • avviare il processo di connessione;
  • presentare la richiesta al GSE per l’impianto.

Dopo il completamento e il collaudo dell’impianto, sarà necessario inviare la seconda parte del Modello Unico. L’allaccio verrà effettuato entro 10 giorni lavorativi, previo il pagamento delle spese di gestione della pratica. Il costo previsto per questa procedura è di circa 100 euro + IVA.

Nel caso dell'iter ordinario, invece, la procedura inizia con la presentazione della domanda di connessione, corredata da documenti tecnici, tra cui:

  • planimetria catastale;
  • schema elettrico dell’impianto;
  • carta tecnica regionale;
  • copia della ricevuta di pagamento;
  • dati relativi all’utenza esistente.

Le tempistiche per ottenere il preventivo di connessione variano in base alla potenza dell’impianto:

  • 20 giorni lavorativi fino a 100 kW;
  • 45 giorni lavorativi tra 100 kW e 1000 kW;
  • 60 giorni lavorativi, oltre 1000 kW.

Con il Testo Integrato delle Connessioni Attive (TICA), i tempi per l’allaccio dell’impianto partono dalla data di fine lavori e sono:

  • 30 giorni lavorativi per interventi semplici;
  • 90 giorni lavorativi per interventi complessi.

Per gli impianti con linee in media tensione, il periodo può aumentare di 105 giorni per ogni chilometro aggiuntivo oltre il primo.

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