Con l'adozione del Modello Unico Semplificato, introdotto dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 2022, la procedura per l'installazione di impianti fotovoltaici fino a 200 kW è stata semplificata. Il modello è stato esteso prima a 50 kW e successivamente a 200 kW, ampliando significativamente la platea di beneficiari.

Il Modello Unico per fotovoltaico

Il Modello Unico per fotovoltaico

Con l'adozione del Modello Unico Semplificato, introdotto dal Decreto Ministeriale del 2 agosto 2022, la procedura per l'installazione di impianti fotovoltaici fino a 200 kW è stata semplificata. Il modello è stato esteso prima a 50 kW e successivamente a 200 kW, ampliando significativamente la platea di beneficiari.

Cos'è il Modello Unico per il Fotovoltaico

Il Modello Unico Semplificato è una procedura che consente la realizzazione, la modifica, il potenziamento, la connessione e l'esercizio di impianti fotovoltaici con potenza nominale fino a 200 kW. Per accedere a questa modalità, è necessario che l'impianto sia installato su edifici esistenti o loro pertinenze, collegato a un punto di prelievo in bassa tensione già attivo e che non siano presenti vincoli paesaggistici o culturali sull'immobile.

Inoltre, l'energia prodotta deve essere ceduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) o a un altro soggetto attraverso un contratto di dispacciamento. La procedura si applica anche in caso di interventi di manutenzione o potenziamento su impianti esistenti, purché rientrino nei limiti di potenza previsti.

Come Funziona

Il Modello Unico Semplificato rappresenta una procedura snella pensata per semplificare l'installazione, la connessione e l'esercizio di impianti fotovoltaici fino a 200 kW. Introdotto per ridurre la complessità burocratica, questo strumento consente di gestire in modo più efficiente le pratiche necessarie per l'implementazione di impianti solari.

Per poter usufruire del Modello Unico Semplificato, l'impianto deve soddisfare specifici criteri:

  • potenza nominale non superiore a 200 kW; 
  • installato su edifici esistenti o loro pertinenze;
  • collegato a un punto di prelievo esistente in bassa tensione;
  • l'edificio non deve essere soggetto a vincoli paesaggistici o culturali;
  • la richiesta contestuale di accesso a meccanismi di incentivazione.

La procedura si articola in due fasi principali:

  1. Parte I - Comunicazione di inizio lavori: il richiedente compila il modulo con i dati anagrafici, catastali e le caratteristiche tecniche dell'impianto, dichiarando la conformità ai requisiti previsti. Questo documento viene inviato al gestore di rete competente, che ha 20 giorni lavorativi per verificare la compatibilità della richiesta.
  2. Parte II - Comunicazione di fine lavori: dopo l'installazione dell'impianto, il richiedente trasmette la dichiarazione di fine lavori, le certificazioni di conformità e altri documenti richiesti. Il gestore di rete provvede quindi a completare le procedure di connessione e attivazione dell'impianto.

Questa procedura semplificata consente di ridurre significativamente i tempi e la complessità burocratica associati all'installazione di impianti fotovoltaici, favorendo una più ampia adozione delle energie rinnovabili.

I vantaggi per privati e aziende

Il Modello Unico Semplificato consente una notevole riduzione dei tempi necessari per ottenere le autorizzazioni e per collegare l’impianto alla rete elettrica. Chi ha affrontato in passato il classico iter autorizzativo sa bene quanto potesse essere lungo e complesso, con passaggi presso molteplici enti e continue richieste di documentazione integrativa. Ora, grazie a questa procedura semplificata, l’iter è molto più snello e lineare.

Un altro grande beneficio riguarda la drastica riduzione dei documenti richiesti, quindi il processo è molto più accessibile anche per i piccoli operatori o per i privati che non dispongono di strutture amministrative complesse. Questo significa anche una minore probabilità di errori e ritardi dovuti a documenti mancanti o compilati in modo non conforme.

Inoltre, il Modello Unico Semplificato rappresenta una porta d’accesso agevolata a strumenti di incentivazione come il Ritiro Dedicato, che permettono di ottenere un ritorno economico interessante dall’energia prodotta. In passato, molte realtà rinunciavano a queste opportunità perché scoraggiate dalla complessità delle pratiche richieste.

Infine, non va dimenticato l’aspetto economico: tempi più rapidi e meno burocrazia si traducono inevitabilmente in un risparmio concreto, sia in termini di costi di consulenza che di mancati guadagni legati ai ritardi di attivazione dell’impianto.

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