Nel 2025, le famiglie italiane si trovano ad affrontare un aumento significativo del costo dell'energia. Secondo ARERA, nel primo trimestre del 2025, le bollette elettriche per i clienti in maggior tutela sono aumentate del 18,2%. In questo contesto, ogni famiglia si organizza per cercare di abbattere il costo dell’energia.

Costo dell'energia nel 2025: abbatterlo con le pompe di calore

Costo dell'energia nel 2025: abbatterlo con le pompe di calore

Nel 2025, le famiglie italiane si trovano ad affrontare un aumento significativo del costo dell'energia. Secondo ARERA, nel primo trimestre del 2025, le bollette elettriche per i clienti in maggior tutela sono aumentate del 18,2%. In questo contesto, ogni famiglia si organizza per cercare di abbattere il costo dell’energia.

Le pompe di calore sono la tecnologia giusta al momento giusto: contribuiscono a risparmiare sulle bollette e a spostarsi verso un’energia green e sostenibile.

Perché sta aumentando il costo dell’energia nel 2025

Secondo i dati ARERA, il prezzo medio dell’energia elettrica sul mercato tutelato italiano è aumentato del 18,2% nel primo trimestre 2025 rispetto al trimestre precedente. Anche il prezzo unico nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è attestato mediamente intorno a 0,14 €/kWh nei primi mesi dell’anno, con picchi che hanno superato lo 0,18 €/kWh nei momenti di maggiore domanda.

L’aumento del costo dell’energia deriva da diversi fattori: la volatilità del mercato del gas, la necessità di mantenere un equilibrio tra fonti rinnovabili e fonti tradizionali e le spinte regolatorie europee verso una riduzione delle emissioni di CO₂. Per famiglie e imprese, questo significa bollette sempre più pesanti e la necessità di trovare alternative per risparmiare sull’energia.

Come risparmiare energia nel 2025

Ridurre i consumi energetici è oggi una priorità. 

Uno dei passi più significativi per risparmiare energia è la sostituzione degli impianti tradizionali di riscaldamento con tecnologie più efficienti, come la pompa di calore.

Queste rappresentano oggi il sistema di climatizzazione più efficiente: sfruttano energia rinnovabile (aria o acqua) per riscaldare o raffrescare gli ambienti e riducono di conseguenza la richiesta di energia primaria da fonti fossili.

Pompe di calore e risparmio sull’energia

Passare a una pompa di calore significa ridurre drasticamente i costi della bolletta. Senza supporto fotovoltaico, il risparmio medio è va dal 30 al 50% rispetto a una caldaia a gas. Se integrata con un impianto fotovoltaico domestico, la pompa di calore può funzionare in larga parte con energia autoprodotta, con un risparmio vicino al 90% dei consumi energetici complessivi.

In pratica, un paracadute per gli aumenti tariffari futuri.

Inoltre, grazie alla programmazione intelligente, le pompe di calore possono sfruttare le ore di minor costo energetico per accumulare calore, ottimizzando ancora di più i consumi.

Incentivi per le pompe di calore

Una delle principali agevolazioni è rappresentata dall’Ecobonus 2025, che prevede una detrazione fiscale del 50% per le spese sostenute per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza energetica o per l’installazione di scaldacqua a pompa di calore. Dal 2026 le percentuali caleranno ulteriormente, al 36% per le prime case e al 30% per le altre tipologie immobiliari.

Oltre all’Ecobonus, nel 2025 dovrebbe entrare in vigore anche il nuovo Conto Termico 3.0, che prende il posto del precedente Conto Termico 2.0. Questo strumento, gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), prevede contributi diretti a fondo perduto per la sostituzione di impianti obsoleti con pompe di calore ad alta efficienza.  

Infine, il 2025 segna anche la fine degli incentivi per le caldaie a gas, in coerenza con la direttiva europea “Case Green”, che punta a eliminare progressivamente gli impianti basati su combustibili fossili. 

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